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Visualizzazione dei post da novembre, 2018

Professione di Fede dei giovani in Cattedrale 2018

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L'articolo di oggi, come si può capire bene dal titolo, riguarda ciò che è avvenuto sabato 24 novembre nella nostra diocesi, ovvero la celebrazione della Professione di Fede pubblica di alcuni giovani di Reggio e provincia, appuntamento che da qualche anno è diventato una consuetudine. Per parlarci di questo ho chiesto a tre dei nostri giovani che quella sera erano presenti e che ci aiuteranno, ognuno dal suo punto di vista, a farci entrare in quanto accaduto. Attraverso le loro parole probabilmente non capiremo l'organizzazione della celebrazione, né affioreranno alcuni dettagli ma avremo le percezioni, le sensazioni, le eco che hanno riverberato nei loro vissuti, nella loro fede (che come per tutti noi) è ancora in cammino. Buona lettura. --- "Ho visto, nelle esposizioni dei ragazzi che hanno parlato del loro percorso, un fuoco vivo dentro e che trasmettevano la loro esperienza ecclesiale in maniera piena". Lorenzo Cavicchioli, 20 anni di Massenzatico

Gruppo educatori, cuore pulsante della pg

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Cari amici, vi avevo lasciato con la promessa che in questo articolo vi avrei parlato degli educatori e delle linee guida che il progetto diocesano "Salì in una barca" (SB) rilancia come punti di forza.  I punti di forza sono i tre aspetti fondamentali attorno ai quali ruota tutto il progetto adolescenti, ma anche ogni cammino educativo che si rispetti. Si tratta di intraprendere alcune direzioni fondamentali (fondamenta di una architettura di pastorale giovanile) che richiedono tempo, impegno e fatica. Lavorare in equipe : il gruppo educatori. Essi sono accompagnati a lavorare in equipe grazie alla cura e l'attenzione del coordinatore della pastorale giovanile della UP (che per il momento sono io). Proprio le UP aiutano ad uscire dalla visione romantica, ma un po' ristretta, dell'educatore solitario. Imparare a lavorare come gruppo significa mettere al centro il cammino dei ragazzi attraverso le diverse visioni di ciascuno. Significa anche misurarsi su d

Pastorale giovanile...ma che malattia è?

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A volte diamo per scontato che la gente conosca termini che per abitudine utilizziamo spesso ma questo può generare incomprensioni. Allora tanto vale nel nostro caso dirci subito cosa intendiamo quando parliamo di pastorale giovanile (pg). Diciamo subito che non si tratta di una grave malattia, né di una leggera malattia. Mi verrebbe da dire che può trattarsi di qualcosa di raro ma non di un malanno.  La pg è l'insieme delle azioni e dei progetti che una comunità cristiana pensa e realizza per i giovani del suo territorio, ma anche per tutti i giovani in genere, per dare pienezza di vita e significato alla ricerca della propria identità. Essa ha come protagonista l'intera comunità nel suo insieme, rinnovata dall'ascolto delle parole del Maestro, alimentata dall'incontro col Risorto nello spezzare il pane, sostenuta dalla potenza dello Spirito Santo che lo rende presente nelle parole e nelle azioni dei suoi discepoli. A ben vedere (aiutati anche dalle parole

Un blog per animare

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Ciao a tutti,  sono Ciri e qualcuno mi conosce già ma probabilmente la maggior parte dei parrocchiani dell'unità pastorale Paolo VI non ancora.  Mi presento. Sono Ciri (appunto) anche se per nome e cognome faccio Francesco Santarello, ho 32 anni, sono sposato e da settembre sono stato incaricato di guidare gli educatori degli adolescenti (14-19 anni) delle vostre parrocchie e accompagnare i giovani (19-30 anni) per dare maggiore sostegno e sostanza alla struttura della vostra pastorale giovanile. Perché aprire un blog di una pastorale giovanile di una UP? Si potrebbero trovare tanti buoni motivi e alcuni li provo a dire. Innanzitutto un blog può aiutare vicini e lontani a prendere atto di come le nostre chiese si prendono cura dei propri giovani, di come si compone la struttura organizzativa, quali percorsi formativi ci si impegna a progettare e a vivere, fare chiarezza sulle finalità del post-cresima (prima e ultima volta che userò questo termine per parlare del progetto