Una Galilea delle genti nell'era moderna

Una bella riflessione di Alessio, educatore dei 2004-2005.
Buona lettura.

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Anche quest'anno gli incontri del Gruppo di Gavassa 05/04 sono ripresi. Ma sotto una luce diversa, un nuovo stimolo.
Ci sono i ragazzi _fedelissimi_ , quelli che non saltano un incontro per nessuna ragione, salvo impegni irrevocabili o malattie. Loro sono il segno della presenza di Gesù, nostra fortezza e rocca in cui ci sentiamo sicuri e che ci fa dire che stiamo lavorando bene. Ma se ci accontentassimo di ciò, diventeremmo un club esclusivo.
Ci sono infatti anche i ragazzi _sperduti_ , quelli che già l'anno scorso venivano raramente e che quest'anno non si sono ancora fatti vedere. Che però sul gruppo rispondono, dicendo chiaramente che non verranno all'incontro settimanale, ma che comunque restano lì, nei paraggi, che se li incontri al bar fanno volentieri 2 chiacchiere con te, e che se non si tolgono dal gruppo non saremo certo noi a farlo, lasciamo sempre una porta aperta. E infatti, all'ultimo incontro, è venuto uno di questi, senza avvisare, senza avere alle spalle il percorso degli altri, ma con la voglia di passare una serata diversa nello stile, nei modi e nelle relazioni.
Ci sono infine i ragazzi _neofiti_ , quelli che l'anno scorso non abbiamo mai conosciuto, ma che, chiamati dai loro amici che frequentemente partecipano agli incontri, hanno scelto di aggregarsi, a volte lasciando il gruppo della loro parrocchia, dove facevano fatica ad esprimersi o non riuscivano a legare con tutti. Al momento una ha lasciato San Pietro per questo motivo, e ieri sera è arrivata un'altra da Sesso, perché nel suo gruppo non c'era rimasto più nessuno. Sicuramente si sono uniti per restare con i loro amici, ma se fosse solo per quello, avrebbero altri mille momenti durante la settimana. Questi, invitati dalle parole dei loro amici, di cui si fidano, hanno scelto di proseguire il loro cammino di Fede.
Ed è questo che ci chiede Gesù: lasciare la libertà ad ogni uomo, sia che voglia o non voglia seguirlo, ma allo stesso tempo farci portatori del suo messaggio di bellezza e speranza. Come i discepoli, che furono mandati nel mondo a proclamare l'insegnamento cristiano, così questi ragazzi hanno sparso la voce, mostrando che esiste un modo per trovarsi, conoscersi e pregare anche nel 2019 senza sentirsi fuori dal tempo.


Alessio "Bonzo" Bondavalli

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