Vite da Cresima... e poi?

Ciao a tutti!

Nella nostra UP è tempo di Cresima a Gavassa e Massenzatico ma forse qualcuno si starà chiedendo (e speriamo) se una volta ricevuto il Sacramento della Confermazione ci siano dei cammini di fede o meno.
La risposta è sì. Ci stiamo trovando in questo periodo con i futuri (o possibili futuri) educatori dei ragazzi che nel 2019-2020 nella nostra UP fanno e faranno la Cresima e che nel giro di un anno circa diventeranno gli educatori del gruppo 2006-2007. Infatti la pastorale giovanile Paolo VI da una struttura e linee guida per i gruppi e affinché si possano avere dei cammini di fede che reggano le diverse difficoltà essi sono formati da due annate che procedono in cammino fino a circa i 19 anni.
Come già scritto in altri post, il percorso di pastorale giovanile per gli adolescenti dura 6 anni, suddivisi in 3 bienni.
Andando nel concreto si sta per formare l'equipe 2006 (che poi fra un anno ingloberà anche i ragazzi più piccoli una volta celebrata la loro Cresima così da divenire l'equipe 2006-2007), ovvero del gruppo di educatori che nella UP seguirà questi ragazzi.
Occorre tuttavia pregare molto perché il padrone della messe mandi operai nella sua messe e perché essi siano cooperatori di unità e non battitori solitari.
A oggi di fatto siamo alla ricerca di educatori per Santa Croce e San Paolo (tuttavia c'è più tempo perché faranno la Cresima più avanti), forse abbiamo individuato educatori per il gruppo di Gavassa (che incontrerò lunedì sera assieme a Letizia Simonazzi del coordinamento di pastorale giovanile), certamente abbiamo educatori per il gruppo di Massenzatico.
Di certo qui voglio aprire una riflessione che penso debba riguarda tutti: le nostre comunità, in generale, faticano a generare educatori giovani. Là dove vi sono da anni una struttura di pastorale giovanile si è trovato il metodo e soprattutto la tradizione affinché non manchino mai queste figure così indispensabili per i cammini di fede dei più piccoli.
Cosa possiamo fare noi? Credo almeno due cose. La prima è, come dice anche il Signore, di pregare: questo credo sia il punto principale e tanto spesso snobbato eppure proprio Gesù ci ha insegnato che noi siamo i tralci e Lui la vite, senza di Lui non possiamo far nulla. La seconda cosa è diventare testimoni di speranza e di gioia incoraggiando le giovani generazioni sempre. Si tratta di una questione di missione e non di proselitismo.
Lascio alla Parola di Dio, capace di operare tutto in tutti, l'ultimo spunto di meditazione.

"Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!»."

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